Uomo giusto .....................uomo sbagliato? 
 
Si potrebbe dire:   Ma che discorso è mai?   Cosa vuol mai dire? questo è un giudizio! 
 
Ovviamente la frase è enfatica e tende ad esprimere, polarizzandolo all'estremo, il concetto di dipendenza di una impresa qualsiasi dalla persona che la compie. 
 
Potremmo dire che "l' uomo giusto" è quel tipo di uomo che sa tenere conto di un ampio ventaglio di circostanze e che riesce a collocare  nel luogo adeguato la sua azione e a modularla nel giusto modo. 
 
Siamo ancora nelle generalizzazioni potrebbe obiettare qualcuno e con buona ragione.  
Ci potrebbe essere di aiuto il cosidetto "principio di vacuità" (Principio Vacuità) che ci ricorda come ogni cosa esiste solo all'interno di una rete di relazioni che la fa essere quella che è. 
Allora forse l'uomo giusto è quello che sa tenere conto del maggior numero di relazioni possibile e quindi che conosce talmente bene anche le più profonde connessioni tra le diverse cose, da poter raggiungere i suoi obiettivi anche se la via è "sbagliata"........ ovvero porterebbe letteralmente " fuori strada"  
 
Intuitivamente diciamo " quello è proprio l'uomo giusto per quell'impresa!  " 
 
Per converso l'uomo sbagliato è quello che si perde nel particolare, che vede il dettaglio ma perde il contesto all'interno del quale il dettaglio si trova.   Così facendo può anche ottenere buoni risultati sul breve termine ma fa disastri sul lungo termine, proprio perché non rispetta l'ecologia del sistema e quando se ne accorge il processo è già diventato irreversibile