Ingegneri e Meccanici (storia personale esplcativa, ovvero le origini)
Che cosa pensereste mai di un bravo meccanico che non vuol saperne di teoria perché è più importante saper fare?
Io penserei che si tratta di una posa. Se è un bravo meccanico conosce la teoria, ha studiato, magari non sui libri, ha trovato connessioni, legami e sa stabilire gerarchie tra fatti.
Se poi è molto b ravo avrà anche una visione di insieme "ecologica" e complessa.
Se è bravo conosce di fatto come si comporta un sistema complesso autoregolante e come una soluzione immediata potrebbe anche rovinare definitivamente un motore se presa in considerazione isolatamente.
Se poi è proprio vero che ha imparato dall'esperienza disporrà anche di un raffinato apparato di controllo. Ovvero una serie di procedure correlate che gli permettono di utilizzare il risultato mancato come " risultato diverso da quanto si aspettava".
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Ma la distanza tra il risultato ottenuto ed il risultato aspettato diventerà, nella sua percezione e nelle riflessioni che farà tra sé e sé, proprio l'elemento o il dato attraverso il quale cambierà le sue convinzioni.
Ma un meccanico, per bravo che sia non è un ingegnere e se è bravo lo sa bene! ( con questo dico a pari livello. Certamente un buon meccanico sarà meglio di un cattivo ingegnere......... ma credo sia chiaro cosa intendo).
Ha un'altra impostazione, pensa in un diverso modo. Deve pensare in un diverso modo, proprio per fornire, all'ingegnere attento, le informazioni utili a modificare i difetti e megliorare i pregi.
E allora ,,,,,, cosa ne pensereste di un ingegnere, magari meccanico, che affermasse che la meccanica razionale non è importante perché troppo teorica e che quello che conta è la meccanica applicata?
E' forse un po' una moda (o una strategia da parte di alcuni) quella di dire che "non è una teoria!" ...... certo che no, un motore è un motore, non una teoria, .... ma provati a farlo senza un bagaglio teorico! occorrerebbe approfondire, ....... tanto per cominciare cos'è una teoria scientifica?