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Buon pensiero Mistico
Per buon pensiero Mistico intendo quel pensiero che riesce a cogliere livelli molto astratti e non comuni di relazioni tra le cose.             Questo tipo di pensiero rende chi ne è dotato particolarmente sensibile ai legami complessi e indiretti che possono esistere tra enti apparentemente scollegati. Spesso espone ad incomprensione e va in qualche modo protettto e tutelato. 
Pensiero mistico tutto sommato utile
Mi riferisco a questo tipo di pensiero mistico da me rilevato soprattutto in persone che si espongono ad "esperienze particolari" all'interno delle quali provano sensazioni ed emozioni molto intense e difficili sia da " contenere" che da "interpretare". 
Proprio in relazione a queste esperienze, soprattutto ed essenzialmente se non ben contenute da chi conduce questo tipo di attività, si sviluppa una sorta di "credenza mistica" , spesso associata a forte supponenza e pretesa di "essere in qualche modo superiori" o dotati di una superiore visione. 
Questo tipo di Pensiero Mistico, nella misura in cui costituisce una sorta di "contenitore universale", permette di dare un senso alle esperienze altremente inquietanti ma ha, come si suol dire, " il fiato  corto" e ciò avviene perché questo tipo "illuminazione immediata" resta come staccato dalla effettiva esperienza di vita della persona.  
Spiega tutto subito come facente parte di un tutto, ma non mostra il cammino attraverso il quale connettere queste affermazioni molto astratte con l'esperienza concreta
Cattivo pensiero Mistico
In effetti si dovrebbe parlare solo di Cattivo Pensiero. L'attributo di Mistico mal combina con un pensiero che sembra essere più delirante che altro. 
Mi riferisco a quei sistemi di pensiero che finiscono per denegare il reale. 
Segnatamente quel pensiero che, in nome di non  si sa cosa finisce per sopravvalutare gli aspetti di "potere del pensiero", e che, per farsi tornare i conti, finisce per indicare tutto come diretta conseguenza di una intenzionalità negativa o "pensiero negativo" che creerebbe malattie e disgrazie. 
Purtroppo questo tipo di impostazione finisce per colpevolizzare la vittima facendola sentire colpevole per gli aspetti negativi della sua vita. 
Accoppiandosi alla tendenza che alberga in ognuno di trovare un senso per le proprie vicende soprattutto a quelle vicende traumatiche e scioccanti che necessitano di ben altro impegno e lavoro che non un "pensare positivo" senza specifici parametri di definizione. 
Ottimo per far soldi  sulle spalle di chi, sfortunato due volte, non riesce a reggere le angosce e il peso della sofferenza reale.